La frutta, insieme alla verdura, è uno degli alimenti più consigliati quando si parla di sana alimentazione. Essa contiene preziosi elementi alleati del nostro organismo tra i quali spiccano le vitamine A, C, E e quelle del gruppo B; i minerali, tra i quali: potassio, ferro, calcio, magnesio e manganese; l’acqua, indispensabile per contrastare la ritenzione idrica e favorire l’idratazione del nostro corpo; gli antiossidanti (flavonoidi e polifenoli) e le fibre sia solubili sia insolubili, che hanno non solo l’importante compito di regolare la funzionalità intestinale, ma contribuiscono anche a ridurre colesterolo e zucchero. Ogni scema dietetico che si rispetti prevede l’assunzione di ben 3-5 porzioni al giorno di frutta e verdura, ma mangiare tanta frutta fa bene? Ecco la verità.
Il fruttosio è nocivo?
La frutta, dunque, costituisce una miniera preziosa di elementi fondamentali per la nostra salute e ogni giorno non dovrebbe mancare sulle nostre tavole, ma cosa può succedere se si abusa di questo alimento? Per rispondere a questa domanda bisogna innanzitutto classificare la frutta.
Essa, infatti, si divide in: acidula-zuccherina, di cui fanno parte fragole, pere, mele, frutti di bosco, pesche; questa categoria, a sua volta, comprende due sottocategorie: acidula, a cui appartengono gli agrumi; e zuccherina, a cui afferiscono banane, fichi e cachi.
Infine, troviamo la frutta secca, che ha la caratteristica di essere maggiormente ricca di grassi e di cui fanno parte mandorle, noci, arachidi, pistacchi e anacardi. La frutta è ricca di glucidi, soprattutto fruttosio e glucosio. In merito al fruttosio, c’è da dire che esso, se si consuma a lungo, può favorire il deposito di grasso viscerale e, dunque, lo sviluppo non solo di obesità e diabete, ma anche di steatosi epatica.
Tuttavia, nella frutta, il fruttosio è sempre legato anche a vitamine, fibre, minerali e altri zuccheri e, grazie a questa condizione, vengono mitigati i suoi aspetti negativi.
La frutta fa ingrassare? Conclusioni
Mangiare troppa frutta, dunque, fa ingrassare? Assolutamente no, a patto che però venga consumata in modo corretto. Innanzitutto bisogna consumarne al massimo tre porzioni nell’arco dell’intera giornata e sempre lontano dai pasti.
Se la frutta si associa a pane, pasta e patate, infatti, si corre il rischio di innalzare il carico glicemico del pasto, responsabile di un rapido picco della glicemia. Tuttavia, anche la frutta può contribuire ad ingrassare, soprattutto se si eccede nelle porzioni di frutta secca.
Se si sta seguendo una dieta dimagrante e non si vuole eccedere nelle calorie è buona norma preferire frutta meno zuccherina, come agrumi, fragole, mele e frutti di bosco, mentre bisogna stare attenti a cocco, cachi, avocado, banane, datteri e uva. La frutta secca, però, non va assolutamente eliminata poiché contiene omega-3 e omega-6, proteine vegetali, antiossidanti e fibre, micronutrienti; l’ideale è consumarla 3-4 volte a settimana come spuntino e in piccole quantità.
Fonte: ultimora.new